PRONTI A REALIZZARE I BUONI PROPOSITI DEL 2021?

PRONTI A REALIZZARE I BUONI PROPOSITI DEL 2021?

PRONTI A REALIZZARE I BUONI PROPOSITI DEL 2021?

Ciascuno provi a rispondere a queste domande.
Vedrete che poi sarà più semplice trovare la strada giusta per ottenere ciò che si desidera!

1) Quanto sono davvero pronto/a a cambiare?

Un’ onesta e sincera analisi della propria reale intenzione a cambiare le proprie abitudini può risparmiarci una certa quota di frustrazione. Molto spesso, il buon proposito fallisce nel momento in cui ci accorgiamo che, per quanto il desiderio di cambiare ci sia, non siamo minimamente disposti a compiere le singole azioni quotidiane che ci porterebbero all’obiettivo.

2) Ho capacità e possibilità di cambiare?

Possiamo capire quali obiettivi sono raggiungibili solo se siamo ben consapevoli di quali cose possiamo fare e quali invece sono per noi, se non impossibili, almeno molto difficili. Un obiettivo eccessivamente ambizioso può rivelarsi una trappola, un boomerang, facendoci sentire ancora più frustrati e incapaci. Il primo passo è allora scegliere dei propositi che non siano eccessivamente modesti ma neanche irraggiungibili. Perché un obiettivo sia realizzabile, dobbiamo considerare il tipo di impegno che ci richiederà, in termini di tempo, di soldi e di organizzazione della giornata.

3) E’ una cosa che voglio fare per me o per gli altri?

Il rischio maggiore è che nel lungo periodo i nostri buoni propositi ci appaiano come un’imposizione. Cerchiamo di capire se quell’obiettivo ci interessa realmente e se davvero è un nostro scopo, o se ci è stato imposto dall’esterno.

4) Cosa ho fatto di buono finora?

È indispensabile essere ottimisti, che non vuol dire essere illusi. Puntiamo su tutto ciò che di buono abbiamo già costruito e prendiamo questo anno che finisce come un esempio, cercando di capire se e dove abbiamo sbagliato. Nessuno ci preclude la possibilità di provare a fare di meglio.

5) Ho fatto spazio al nuovo?

Per favorire un nuovo inizio, è utile alleggerire la mente e la vita quotidiana da ciò che, con il tempo, è diventato zavorra. Passiamo in rassegna la casa, l’armadio, il computer, la casella delle mail, il cellulare. Lo stesso vale per tutte quelle relazioni che, anziché migliorarci e farci star bene, ci appesantiscono o non ci danno più alcun valore aggiunto alla nostra vita. Non stiamo solo riordinando, ma compiendo un’operazione di rinnovamento, per fare spazio a tutto ciò che potrà arricchirci nei mesi a venire.

6) E’ un obiettivo a breve o a lungo termine? Astratto o concreto?

E’ importante che l’obiettivo sia concreto, misurabile e raggiungibile nel breve termine. Se si tratta di un macro-obiettivo, scomponiamolo in obiettivi più piccoli e più facilmente realizzabili. Evitiamo i “voglio dimagrire” o i “voglio leggere di più” o i “voglio smettere di fumare”. Ragioniamo piuttosto in termini di “perdere 2 kg in un mese” o “leggere un libro al mese” o “diminuire di una sigaretta al giorno ogni due settimane”. È importante vedere risultati tangibili ogni giorno, piuttosto che soffrire in attesa di un traguardo troppo lontano nel tempo.

7) Quanto tempo mi do per raggiungere quel buon proposito?

E’ importante stabilire entro quando realizzeremo un certo obiettivo. Ma senza fretta. Non facciamoci soffocare dai concetti del “tutto o niente” o del “tutto e subito”. Se procediamo con gradualità e costanza, sedimentiamo abitudini e modalità per far sì che diventino parte integrante della nostra quotidianità.

8) Ho esagerato con l’elenco di buoni propositi?

Troppi obiettivi da perseguire ci fanno disperdere energie, aumentando lo stress e la fatica, e quindi anche la probabilità di abbandonarli nel corso del tempo. In base al tipo di obiettivo, potremmo selezionarne 3 di quelli che necessitano di un impegno a lunga durata, come smettere di fumare o imparare una nuova lingua, o di più se riguardano obiettivi più contenuti, come uscire con gli amici 1 volta alla settimana o leggere almeno 6 libri durante l’anno.

9) Come ho formulato i miei buoni propositi?

Se si vuole aumentare le probabilità di realizzarli davvero, è meglio esprimerli in termini positivi (vorrei iniziare a…) anziché concentrarsi sul pensiero di un’abitudine da eliminare (voglio smettere di…). È il consiglio che emerge da una recente ricerca dell’Università di Stoccolma. Esprimere i propositi con frasi fattuali positive piuttosto che negative aumenta del 12% la probabilità di rispettare l’intenzione che abbiamo stabilito.

10) Ho qualcuno con cui condividere i miei buoni propositi?

Condividere con qualcuno la nostra lista di buoni propositi ci aiuta a mantenerli. Che sia un parente, il proprio compagno/a, un amico/a, un collega, poter parlare dei nostri obiettivi e del percorso che stiamo facendo può sostenerci nei momenti di difficoltà, ricordarci l’obiettivo finale, fornendoci lo stimolo a perseverare, supporto e incoraggiamento. Inoltre ci permette di festeggiare i piccoli traguardi raggiunti, dandoci la possibilità di prenderci il merito di quanto fatto e di sentirci soddisfatti.

11) Ho messo in conto gli ostacoli?

Per assicurarci che niente possa interferire con la l’attuazione dei nostri buoni propositi, mettiamo in atto la strategia di prefigurare delle situazioni che potrebbero disturbare il nostro lavoro e capire come gestirle al meglio prima ancora che si verifichino, per essere preparati (e in modo che diventi un automatismo) a qualsiasi evenienza che possa intromettersi tra noi e i nostri buoni propositi.

12) Ho messo in conto le ricadute?

Spesso le ricadute sono associate ad un senso di fallimento. Gli inciampi sono dovuti spesso a una mancanza di autocontrollo, stress eccessivo ed emozioni negative. Eppure diverse ricerche hanno dimostrato che non è la ricaduta in sé che ci porta al fallimento, ma il senso di colpa che ne deriva. Le emozioni negative rendono più probabile un’altra ricaduta, o l’abbandono totale dell’obiettivo. Il trucco sta proprio nell’entrare in quest’ottica: se cado, non importa, è normale. Mi rialzo e ci provo di nuovo. Usiamo la battuta d’arresto come segnale che quanto abbiamo previsto non era del tutto adatto o realistico e che quindi è necessario adattare solo un po’ il nostro percorso, facendo dei piccoli aggiustamenti ai nostri sotto-obiettivi.

Cosa ne dite, siamo pronti ora a stilare la lista di buoni propositi per il 2021? Iniziamo!

Credi che questo articolo ti possa essere utile? Vorresti approfondire alcuni temi o aggiungere altre considerazioni?

Scrivimi in privato all’indirizzo dott.silviadecarli@gmail.com.

Sarò lieta di potermi confrontare direttamente con te!



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