INQUINAMENTO PSICOLOGICO

INQUINAMENTO PSICOLOGICO

Il duo musicale Le Tendenze e La Psicologa a confronto



Questa chiacchierata nasce in un periodo storico in cui la distanza viene promossa come fattore di protezione per la nostra salute fisica.
Forse proprio per questo, abbiamo sentito il bisogno di trovare nuovi modi per sentirci vicini.

Abbiamo dunque pensato di mettere a confronto due mondi in apparenza distanti, ma in realtà strettamente interconnessi: la musica e la psicologia.

Da un lato, una giovane realtà musicale milanese: il duo Le Tendenze, formato dai fratelli Daniele e Francesco Saibene , che da qualche anno diffondono la loro musica e i loro messaggi, ad esempio nel 2018 hanno suonato su RaiDue al programma Generazione Giovani il loro singolo di ‘denuncia’: Blackout Sociale, e a settembre 2021 è uscito Inquinamento Psicologico, il loro primo album.

Dall’altro lato la Dott.ssa Silvia De Carli, psicologa e psicoterapeuta, da sempre affascinata dal mondo delle relazioni e dall’infinito potenziale di arricchimento derivante dal confronto, dallo scambio e dalla condivisione. Lavora in studio privato con adulti, adolescenti e bambini, coppie e famiglie, e collabora con diverse realtà sul territorio (consultorio, medici, caritas, associazioni) per mantenere sempre vivo il confronto.

Le Tendenze: Silvia come ti sei approcciata a questo lavoro, dove è nato lo stimolo?

Silvia: La scelta di questo lavoro è nata in un periodo in cui mi sentivo confusa, inadeguata ed eccessivamente esposta al giudizio. Ho fatto un mio percorso psicologico, che mi ha permesso di toccare con mano l’utilità e l’importanza di uno spazio in cui dare senso a ciò che ci accade, mettere ordine ai pensieri e prendere consapevolezza delle nostre sensazioni ed emozioni.

Silvia: Anche voi, nello scegliere la strada della musica, avete dovuto superare un periodo di confusione o avete sempre avuto le idee chiare in merito? Cosa vi ha spinto a fare questa scelta?

Le Tendenze: La musica nel nostro caso si è manifestata come una scintilla. Daniele a 17 anni si è svegliato una mattina d’estate con la voglia di imparare a suonare la chitarra, e questo è stato l’inizio di tutto. Francesco voleva imparare a suonare la tastiera, ma la voglia di mettere su una band lo spinse verso la batteria. Abbiamo passato dei momenti di confusione negli ultimi due anni, dovuti anche al momento storico.
Ma oggi siamo consapevolmente diretti su questa strada, perché ci offre la possibilità di portare dei messaggi, far divertire e allo stesso tempo riflettere le persone.

Le Tendenze: C’è mai stata una canzone o un artista che, attraverso la sua musica, ha cambiato qualcosa in te psicologicamente?

Silvia: L’album che più associo ad un mio cambiamento psicologico è “Safari” di Jovanotti. Lo ascoltavo ininterrottamente proprio all’inizio del mio percorso universitario in psicologia. In quelle sonorità mi ci rispecchiavo, mi sentivo in qualche modo compresa. Credo che tutti noi abbiamo vissuto almeno una volta nella vita una sensazione simile, nell’ascoltare un brano musicale.

Silvia: Nel vostro caso dove nasce l’idea di scrivere un album sull’ “Inquinamento Psicologico”?

Le Tendenze: Durante il primissimo lockdown del 2020 eravamo in fase di scrittura già da molti mesi e la volontà era quella di realizzare il nostro primo album.
Un giorno, nostra madre Stella Portalupi (pittrice) disegnò dei personaggi inquietanti con la testa nera ed allungata e poi ci accorgemmo che tutte le canzoni scritte avevano un filo conduttore, ovvero il rapporto tra noi ed il nostro mondo interiore, inquinato da pensieri negativi, paranoie ed ossessioni. I personaggi con la testa nera li abbiamo chiamati ‘Psiconauti’, e rappresentano il lato ‘inquinato’ che ogni persona possiede nella sua psiche. Poi arrivò anche il nome per l’album e la copertina riportata qui in foto che… parla da sola! Oggi le persone pensano che esista soltanto l’inquinamento ambientale come problema di primaria importanza, ma non si rendono conto che esiste anche un altro tipo di inquinamento: quello psicologico! Se nei prossimi decenni non lavoreremo individualmente per ‘ripulire’ i nostri lati inquinati, non potrà mai esserci una collettività forte in grado di rimediare ai danni che stiamo provocando all’ambiente! Per questo il lavoro di voi psicologi è fondamentale e anche noi ci andiamo spesso per migliorarci e imparare a stare bene con noi stessi.

Le Tendenze: A proposito, cosa ne pensi del fatto che il governo abbia sospeso i 50 mln destinati al sostegno psicologico per i giovani?

Silvia: Credo che sia scandaloso che abbiano approvato il bonus terme e che, invece, abbiano sospeso il bonus per il sostegno psicologico dei giovani, in un periodo così drammatico per la salute mentale di tutta la popolazione. Chi ha potuto permetterselo, ha iniziato un percorso psicologico, ma le richieste sono aumentate esponenzialmente e non tutti hanno la possibilità economica. I consultori pubblici hanno liste d’attesa infinite, noi liberi professionisti facciamo il possibile per andare incontro alle esigenze di chi ha bisogno, ma è necessario un intervento dello stato come è accaduto in Francia. Ora.

Silvia: Quale brano dell’album vi appartiene di più?

Le Tendenze: Tutti, ma ieri sera in particolare riascoltavamo “BUGIARDO (Happy Birthday)”, canzone che parla di una persona che vaga di notte alla ricerca di sé stesso nell’oscurità silenziosa di una Milano che dorme, ma ascolta. Ci sentiamo così, in costante ricerca, sia da un punto di vista umano che musicale.

Le Tendenze: Cos’hanno in comune per te la musica e la psicologia?

Silvia: Tante cose. Innanzitutto l’ascolto. L’ascolto della musica, da una parte, e il sentirci ascoltati dallo psicologo, dall’altra, sono entrambi modi per prendere contatto con la nostra dimensione interiore più profonda. Un altro aspetto in comune è la possibilità di raccontare storie e, condividendole, cambiarle e integrarle. La propria storia può essere narrata sempre in modo differente, è questo uno dei poteri trasformativi della psicoterapia, così come della musica, quando si toccano le corde giuste. E poi lo scambio che avviene tra le persone e l’arricchimento reciproco che ne deriva. Attraverso la musica, attraverso le parole, attraverso le emozioni.

Le Tendenze: Qual è il tuo brano preferito di ‘Inquinamento Psicologico’ e perché?

Silvia: Quello che più mi ha colpito è sicuramente “Vivere leggeri”, anche il video mi è piaciuto molto. In particolare l’idea che ho apprezzato è che, nonostante portate una rappresentazione negativa della società nella quale viviamo, fatta di finzione e inquinamento sia ambientale che psicologico, esprimete anche un messaggio positivo, che consiste nella possibilità di decostruire quella vita imposta dalla società, fatta di stress e fake news, e ricostruirne una “a testa in sù”, leggera, lontana dalle persone “tossiche” e vicina, invece, a chi ci fa star bene.

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