Che cos’è l’EMDR?
L’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing – Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari) è un approccio terapeutico utilizzato per il trattamento dei TRAUMI e di problematiche legate allo STRESS, come ad esempio la DEPRESSIONE, l’ANSIA, le FOBIE, il LUTTO ACUTO, i SINTOMI SOMATICI e le DIPENDENZE.
Data l’importanza che gli eventi traumatici (siano essi traumi singoli, cumulativi, o relazionali) rivestono nello sviluppo di differenti patologie, diviene importante affrontarle attraverso un approccio che tenga in considerazione e riesca ad intervenire sull’origine traumatica di tali disturbi.
Il cambiamento è molto rapido. Dopo una o più sedute di EMDR, i ricordi legati all’evento traumatico divengono meno disturbanti, le emozioni e le reazioni fisiche negative si riducono. Un altro cambiamento significativo è dato dal fatto che il paziente discrimina meglio i pericoli reali da quelli immaginari condizionati dall’ansia.
I pazienti in genere riferiscono che, ripensando all’evento, lo vedono come un “ricordo lontano”. Si sente che veramente il ricordo dell’ esperienza traumatica fa parte del passato e quindi viene vissuta in modo distaccato, non più disturbante.
Quali sono le basi scientifiche dell’EMDR?
L’approccio EMDR, adottato da un numero sempre crescente di psicoterapeuti in tutto il mondo, è basato sul modello di elaborazione adattiva dell’Informazione (AIP – Adaptive Information Processing). Secondo l’AIP, l’evento traumatico vissuto dal soggetto viene immagazzinato in memoria insieme alle emozioni, percezioni, cognizioni e sensazioni fisiche disturbanti che hanno caratterizzato quel momento. Tutte queste informazioni restano “congelate” all’interno di una rete neurale e, incapaci di mettersi in connessione con le altre reti, continuano a provocare disagio nel soggetto, fino a portare all’insorgenza di patologie come il disturbo da stress post traumatico (PTSD) e altri disturbi psicologici.
Utilizzando un protocollo strutturato, il terapeuta guida il paziente nella descrizione dell’evento traumatico, aiutandolo a scegliere gli elementi disturbanti importanti. Al termine della seduta di EMDR, l’esperienza è usata in modo costruttivo dalla persona ed è integrata in uno schema cognitivo ed emotivo positivo.
L’efficacia dell’EMDR
Nel lasso di trent’anni dalla sua scoperta, ad opera della ricercatrice americana Francine Shapiro, l’EMDR ha ricevuto più conferme scientifiche di qualunque altro metodo usato nel trattamento dei traumi.
Oggi è riconosciuto e approvato, tra gli altri, dall’American Psychological Association (1998-2002), dall’American Psychiatric Association (2004), dall’International Society for Traumatic Stress Studies (2010) e dal nostro Ministero della salute nel 2003. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, nell’agosto del 2013, ha riconosciuto l’EMDR come trattamento efficace per la cura del trauma e dei disturbi ad esso correlati.
La ricerca recente mostra che, attraverso l’utilizzo dell’EMDR, le persone possono beneficiare degli effetti di una psicoterapia che una volta avrebbe impiegato anni per fare la differenza.
La ricerca riguardante l’EMDR è una delle prime in cui è stato evidenziato che durante ogni seduta di psicoterapia si verificano cambiamenti neurobiologici, ovvero a livello delle strutture e del funzionamento cerebrale.